Trattative riprese con un un rinvio a settembre per il nuovo ACN e incontri singoli a partire da Martedi 19 dove ogni sindacato presenterà agli altri e alla parte pubblica le proprie proposte di modifica, che potenzialmente confluiranno in un nuovo articolato. «L'idea - afferma il vice segretario nazionale della Fimmg Silvestro Scotti al Sole 24 ORE - è di arrivare a ottobre con una normativa definita e con le idee chiare anche sulla struttura della retribuzione. E magari, poiché a quel punto sarà vicina la partita della prossima legge di Stabilità, si potrebbe chiudere con una norma di garanzia in attesa degli eventuali finanziamenti che il Governo deciderà di destinare alla contrattazione nella manovra. È chiaro che se si dovesse chiudere prima, invece, sarebbe necessaria una successiva integrazione dell'Atto d'indirizzo». In serata la nota della Fimmg che chiede tavoli separati per le contrattazioni «Non riteniamo che il dettato dell'Atto d'indirizzo abbia un qualche significato: chi chiede di riscriverlo rinviando la partita indietro, al Comitato di settore, a nostro avviso cerca soltanto di perdere tempo. Per questo abbiamo chiesto informalmente a Sisac, e già ottenuto il via libera, la separazione dei tavoli di trattativa». Così Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg, prende le distanze dallo Smi di Piano Onotri, che oggi ha invocato la riscrittura del testo-base in capo alla parte pubblica. «Noi abbiamo tutta l'intenzione di trattare per "chiudere" sulla Convenzione e d'ora in poi - annuncia Milillo - ci confronteremo da soli con la Sisac». "Durante la riunione – ha precisato Milillo in un intervistaa Quotidiano Sanita'– non si è esaminata la bozza ma si è convenuto su un metodo di lavoro che prevede che nella prossima riunione fissata per il 19 luglio ogni sindacato presenti ciascuno in modo separato un modello di accordo. La Sisac prenderà appunti e verificare con le Regioni eventuali modifiche all'articolato". "Certamente – ha commentato Milillo – la riunione con la Sisac è stata positiva e conferma la volontà della Struttura di venire incontro alle nostre richieste. Purtroppo in questi mesi abbiamo notato una contraddizione tra detto e scritto e pensiamo per questo che vi siano delle resistenze regionali. Per noi la nuova convenzione dev'essere un contratto firmato da due parti che devono stare sullo stesso piano: diritti e sanzioni devono esserci per tutti. E in questo senso crediamo per esempio che ci sia un'eccessiva invasività del regolamento delle AFT (così come impostato) che limita l'autonomia professionale del medico nel raggiungimento degli obiettivi". Milillo ha poi rivelato di aver proposto la diretta delle trattative in streaming, ma che essa è stata valutata impossibile dalla Sisac per motivi di legge.
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