Huffinghton post) di PietroSalvatori- "La situazione del Servizio Sanitario Nazionale è ai limiti della sopravvivenza. E la norma sull'appropriatezza delle prestazioni maschera semplicemente una riduzione delle prestazioni. La razionalizzazione degli ospedali? Magari si facesse, ma questo è un mondo clientelare, e conta di più l'interesse spiccio e immediato che non una logica di buongoverno". Sono solo alcune delle bombe che lancia nel dibattito sulla riduzione dei costi della sanità Giacomo Milillo. Non certo un esperto al di fuori del mondo della salute, ma il presidente della Fimmg, la Federazione italiana dei medici di famiglia.
"Sono tagli concordati con le Regioni" ha provato a difendersi Maria Elena Boschi, in Senato per porre la questione di fiducia sul decreto Enti locali approvato oggi, che contiene un taglio secco di oltre due miliardi al Ssn, oltre a nuove norme che costringono i medici a non prescrivere visite ed esami specialistici "non necessari" e i pazienti, qualora decidano di farle o semplicemente il proprio medico consulti male il tabellario, a pagarle di tasca propria.
"Capisco le esigenze di risparmio - spiega Milillo - ma sono frutto della cattiva gestione degli anni passati. È una decisione assurda, che deriva dalla decisione dello stato di tagliare 4 miliardi alle Regioni, e alla richiesta di queste ultime di togliere i soldi alla Sanità". E per quanto il ministro Beatrice Lorenzin continui a sgolarsi sul fatto che i tagli non siano lineari, il presidente della Fimmg spiega che di questo si tratta: "Un pacchetto di tagli lineari più la misura sull'appropriatezza, che vale un centinaio di milioni, e che non serve ad altro che a mascherare la riduzione delle prestazioni".
"Tagli che - continua Milillo - riducono i livelli di garanzia e spingono la gente verso le assicurazioni private e colpevolizzano i medici". Si sono spinti oltre i senatori del Movimento 5 stelle, che attaccano: "Quella che il governo sta mettendo in atto con il Piano Sanità è una vera e propria macelleria sociale che servirà a finanziare la campagna d'autunno di Renzi, cioè quell'annunciato taglio delle tasse in pieno stile berlusconiano che gli italiani pagheranno direttamente sulla propria pelle".
Il primo di una serie di interventi sul comparto che, come annunciato dal commissario alla spending review Yoram Gutgeld, proseguiranno in autunno con la legge di stabilità. E che conterranno anche quella riorganizzazione degli istituti ospedalieri di cui si parla da decenni. "Una norma sacrosanta - applaude Milillo - che finora non è stata fatta perché il mondo della sanità rappresenta un'enorme clientela. E si è più interessati alle utilità immediate e spicce che non al bongoverno generale".
Ma il problema immediato è quello dell'appropriatezza delle prescrizioni: "Funzionerà cos^: che il medico di fronte a più ipotesi di malattia per prescrivere gli accertamenti dovrà consultare un librone. E poi ne potrà prescrivere 3 o 4, gli altri no. Ma lo dovrà comunque fare utilizzando la ricetta bianca, perché, in caso qualcosa non vada bene, rischia provvedimenti giudiziari". |