ANSA) - ROMA, 20 SET - Trovare un accordo, o meglio una \'forte alleanza\' con le Regioni, anche se solo su alcuni punti, sperando che il lavoro parlamentare delle commissioni confermi il filo conduttore del provvedimento. E\' questo l\'auspicio del ministro della Salute, Renato Balduzzi, che promette in ogni caso che \"saro\' il primo a convenire su eventuali miglioramenti o sull\'accentuazione di profili normativi che potrebbero risultare più in ombra nel testo varato dal Governo\". Intervistato da Quotidiano Sanita\', il ministro prova a fare il punto sul cosiddetto \'decretone\' sanitario all\'indomani dell\'inizio dei lavori parlamentari che dovranno convertire in legge il provvedimento uscito da palazzo Chigi. \"L\'urgenza del decreto - spiega in proposito Balduzzi - nasce dalla necessita\' di riempire lo spazio creato dalla spending review, e di costruire un percorso parallelo di interventi soprattutto sul piano dell\'assistenza primaria, proprio per compensare gli interventi di razionalizzazione della rete ospedaliera\". E in merito alla tanto discussa riforma delle cure primarie, il ministro ci tiene a precisare che \"si trattava di portare a conseguenza cio\' che era gia\' scritto, anche se in modo non cosi\' chiaro come abbiamo fatto oggi con il decreto\", e che la novita\' principale del provvedimento \"e\' senza dubbio la previsione del ruolo unico per la medicina generale che da\' stessa dignita\' e percorso ai medici di famiglia e alla guardia medica\". Riguardo infine alle modifiche relative all\'intramoenia, Balduzzi ribadisce che le norme messe a punto rappresentano \"un\'intramoenia possibile\", e che il decreto non prevede \"nessuna sanatoria dell\'allargata« ma, al contrario, »un percorso molto serio di sperimentazione della piena messa in rete degli studi privati dei medici intramoenisti |