«Vanno denunciati quegli avvocati e medici compiacenti soggiogati dal business a tutti i costi». Lo sottolinea Mario Falconi, presidente del Tdme (Tribunale dei diritti e dei doveri del medico) in una nota. «Ci eravamo già espressi in maniera forte e chiara contro la martellante campagna pubblicitaria che, attraverso Tv e quotidiani, incita i cittadini, con la lusinga della gratuità, ad attivare procedure di risarcimento per casi di presunta malasanità». «Gli spot - aggiunge Falconi - sono benzina sul fuoco di un sistema sanitario già abbondantemente a rischio di sostenibilità. È una campagna con fini esclusivamente commerciali, eticamente censurabile, sleale anche nei confronti della maggioranza degli avvocati onesti. I cittadini vittime di errori veri hanno diritto a un giusto risarcimento, ma i medici non possono essere sacrificati sull\'altare di un sistema dalle mille falle». Secondo il presidente del Tdme, «poco importa che la maggior parte delle denunce in penale e anche se in minor misura in civile, si risolva in un nulla di fatto. L\'importante - sottolinea - è che taluni avvocati traggano comunque benefici economici incoraggiando e favorendo la conflittualità». Falconi si mostra scettico anche nei confronti del Dl Balduzzi, che al suo interno affronta anche il tema della responsabilità professionale. «Nel nostro Paese occorrerebbero leggi più incisive», afferma.
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